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Rovereto, 10 aprile 2010
Verdi e Lorenzi contro il sindaco Valduga
Mauro Previdi: «Contro la decadenza bisogna voltare pagina»

Barbara Lorenzi: «Basta spot, si riprogetti la città»
Il Sole che ride e la civica del centrodestra presentano i candidati: quasi la metà sono donne
dal Trentino di sabato 10 aprile 2010

Valduga? Tempo scaduto. «Rovereto è in fase di involuzione. Bisogna ridarle il posto che merita», sprona Barbara Lorenzi. Per Mauro Previdi quello svolto dal sindaco uscente «è un lavoro da sufficienza striminzita». Il diktat: puntare sui giovani e voltare pagina.

Ieri i due candidati hanno presentato le squadre. Tutte e due con grande presenza femminile (quasi il 50 per cento) e tanti under 30. Ma non è il solo collante, tra la civica Rovereto Merita (sostenuta da Pdl e Lega Nord) dell’avvocatessa e la Rovereto Viva del medico. Tutti e due puntano infatti a «rimettere la persona al centro dei programmi», perché, per dirla con il verde Previdi, «non basta fare strade per amministrare bene, bisogna ricordarsi anche delle mille persone in coda al Banco Alimentare, degli anziani e dei poveri emarginati dall’ordinanza anti-accattonaggio».

Previdi presenta una lista «senza primedonne, ma con persone semplici e motivate». Cittadini che vogliono tornare a ricostruire il dialogo mancato con il sindaco Valduga: «Senza scambio di idee, una città muore. Il Palazzo dev’essere trasparente, le ordinanze a portata di tutti. E i giovani devono essere ascoltati. Anche sul bisogno di spazi e sulle ciclabili: Rovereto è l’unica città che le ha tirate via per far posto alle auto».

Squadra di gente immacolata anche per la Lorenzi, con fascia di età dai 23 agli 88 anni che garantisce una variegata rappresentanza. Nell’aria spira grande voglia di un cambiamento radicale, che proietti Rovereto nel futuro. Largo quindi ad azioni più pragmatiche, con risposte veloci alle richieste più impellenti, con un programma di lavori attento e coerente: «No a interventi spot come quelli delle ultime settimane - dice l’avvocato -. Serve una visione organica, diversa dalla gestione dei lavori che sta mandando in tilt la città. Vogliamo un Palazzo Pretorio col turbo, che riqualifichi il centro, ripensi la zona industriale e progetti un grande futuro per le aree dismesse». E dunque fari puntati sulla manifattura: «Attendiamo con ansia i progetti, ma noi abbiamo le nostre idee: lì potrebbero insediarsi le facoltà universitarie tecniche, trampolino di lancio per creare lavoro per i nostri ragazzi».

      

elezioni comunali
Rovereto

16 maggio 2010

   

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